L'importanza di un sito multilingua nel mondo moderno
Nel mondo in cui viviamo, quasi completamente globalizzato, la comunicazione è diventata uno strumento di fondamentale importanza nelle strategie di marketing, a qualsiasi livello, dalla piccola impresa familiare fino ad arrivare alla multinazionale. Navigare in rete è diventata consuetudine, normalità.
Per avere informazioni, fare ricerche, consultare mappe stradali ecc. sembra non esistere più altro sistema se non quello di andare su internet che, con le dovute accortezze, dà ormai qualsiasi tipo di risposta.
Il commercio di beni e servizi non è estraneo a questa realtà. Tutti (o quasi) ormai sono “costretti” ad avere un sito internet, una pagina Facebook o Twitter per avere visibilità, per essere sul mercato, in poche parole per ESISTERE.
Oggi però non basta più essere presenti nei principali circuiti mediatici; per fare la differenza, per non rientrare nella massa che non raccoglie attenzioni da parte del grande pubblico sempre più abituato al bombardamento mediatico e alla sovrabbondanza di scelte, è necessario un prodotto di qualità, che abbia un qualcosa in più che possa attirare l’attenzione e che soprattutto sia fatto bene. Ed è proprio qui che entra in gioco l’importanza del “multilinguismo”.
Un sito internet che si rispetti deve essere tradotto in almeno 2 lingue: la lingua del proprio paese e l’inglese, che ormai è diventata una sorta di lingua universale, più o meno è parlata e compresa da tutti. Meglio sarebbe aggiungere una terza lingua, a seconda della situazione geografica/politico/sociale in cui ci si trova o delle finalità economico/commerciali del sito.
Per fare degli esempi, a Barcellona (Spagna) la traduzione in Catalano è d’obbligo, visto il grande senso di appartenenza di quel popolo alla regione della Catalogna, nelle regioni a confine tra Italia e Austria invece il tedesco non può mancare, visto che in alcuni territori italiani è addirittura parlato come prima lingua.
Ci sono aziende che lavorano di più con alcuni paesi in particolare, quindi devono prevedere come terza lingua quella o quelle parlate in tali località – è il caso, ad esempio, di alcune agenzie di viaggio che si rivolgono ad una clientela ben precisa (che può essere russa, cinese, giapponese …) – o aziende che propongono prodotti particolari rivolti ad uno specifico mercato.
Le grandi aziende che, invece, lavorano in più mercati, per essere credibili, devono prevedere un sito tradotto in tutte le lingue ufficialmente parlate nei paesi in cui la merce viene venduta – ve le potete immaginare aziende come la Apple o Microsoft con un sito monolingua?
Ovviamente la traduzione nelle varie lingue deve essere professionale. Il fine di questo strumento di marketing è stabilire un contatto diretto con il consumatore, allacciare un rapporto di confidenza e di fiducia, favorire un approccio “customer-centric”, che dimostra attenzione verso il cliente, tutte cose che faciliteranno l’acquisto dei vari prodotti o servizi offerti.
Se la traduzione è approssimativa o peggio ancora con errori grossolani, questo rapporto di fiducia viene meno e lo strumento multilingue diviene addirittura deleterio, denotando pressapochismo e superficialità da parte di chi gestisce il sito.
Purtroppo questo aspetto viene ancora oggi troppe volte sottovalutato. L’ultimo caso eclatante è quello dell’Expo 2015 di Milano. Non solo alla presentazione ufficiale in febbraio non era disponibile la traduzione simultanea (neanche in inglese!!!) per i molti ospiti stranieri intervenuti (cosa gravissima per una manifestazione internazionale), ma ci sono state moltissime segnalazioni di errori dozzinali sul sito ufficiale! Alcuni hanno addirittura ipotizzato che, per risparmiare, siano stati usati i famigerati traduttori on-line, cosa ovviamente smentita dagli organizzatori.
Che dire poi degli errori grotteschi su cartelli vari (uno su tutti: “BUT YOUR TICKET AT FIERAMILANO” invece di “BUY YOUR TICKET …”), errori che girano, con tanto di foto, in rete e vengono pure pubblicati su importanti giornali stranieri di importanza internazionale.
Ecco come un valore aggiunto diventa, a causa della ricerca del risparmio a tutti i costi e soprattutto della superficialità, un’arma a doppio taglio, che rischia di compromettere, almeno in parte, un progetto e la sua credibilità.
Serietà, affidabilità, professionalità.
Queste dovrebbero essere le tre caratteristiche basilari richieste a un traduttore o a un’agenzia. Risparmio e velocità di consegna spesso si accompagnano a incertezza del risultato e perdita della credibilità.